Alec ed Emina hanno 19 anni e stanno insieme da oltre un anno. Si sono conosciuti durante il tirocinio per diventare impiegati di commercio e fra qualche settimana si terrà la festa conclusiva del loro percorso formativo. Tema: “Black and white, chic and classy”. I due sono decisi a comprare per l’occasione degli abiti nuovi e coordinati a quelli del partner.
Alec è solito fare sempre i propri acquisti online, che si tratti di abbigliamento, videogiochi, articoli di elettronica, ecc. Non riesce nemmeno a ricordare l’ultima volta che ha messo piede in un negozio (commercio stazionario) per fare compere. Ritiene infatti che sia molto più semplice, comodo e spesso più conveniente comprare su Internet. Emina invece acquista solo raramente online, preferisce andare a fare shopping con le sue amiche. Ciononostante si lascia convincere da Alec ad acquistare in rete i vestiti per la festa.
Prima di iniziare danno un’occhiata al loro conto e budget per vedere quanti soldi possono investire. Emina, le cui finanze sono un po’ limitate, non può superare 120 franchi per abito, scarpe e accessori, mentre Alec può spendere fino a 250 franchi.
Trascorrono un’intera serata a navigare con lo smartphone fra i diversi siti e a cercare ispirazione su Google e nei social media guardando vari outfit in bianco e nero. A fine serata, però, solo Alec ha ordinato un completo e un paio di scarpe. Nel tempo di un clic vengono scalati 230 franchi dalla sua carta di credito, già registrata nel negozio online. Emina invece non ha saputo decidersi: l’abito che le piaceva tanto costava 109 franchi: troppo caro contando che mancano ancora scarpe e accessori.
Vantaggi
Svantaggi
Il giorno seguente, sulle pagine social di Emina compaiono diversi annunci pubblicitari per abiti simili a quelli che aveva visto la sera prima. Anche se di regola non succede, stavolta un annuncio cattura la sua attenzione ed Emina lo apre. L’abito le piace, persino più dell’altro, ed è meno caro, costa solo 50 dollari. Emina però non conosce quella marca americana né la piattaforma su cui è venduta. Quando però legge che con 12 dollari può farsi consegnare l’abito in Svizzera, lo ordina e sceglie di pagare contro fattura.
Nel frattempo, Alec riceve il completo e le scarpe che aveva ordinato. Purtroppo vanno bene solo le scarpe, quindi rispedisce il completo e ne cerca un altro online. Visto che lo shop presso il quale lo aveva acquistato gli riconosce il diritto di restituzione, Alec riceve il rimborso dell’importo speso, che gli verrà accreditato cinque giorni dopo sul conto della sua carta di credito. Emina è invece andata con un’amica a comprare scarpe e accessori, spendendo poco meno di 60 franchi e rientrando appena nel budget che si era data.
Una settimana dopo arriva finalmente il tanto atteso pacco dagli Stati Uniti. L’abito le calza a pennello e con quello addosso non passerà di certo inosservata. Emina è al settimo cielo. Tre giorni più tardi riceve però una lettera dalla DHL: le tasse doganali, non ci aveva pensato! Emina deve pagare ancora 27 franchi.
Restituire l’abito è fuori discussione. Primo, perché le sta d’incanto; secondo, perché dovrebbe pagare di tasca propria la spedizione negli Stati Uniti. Dato che però ha già esaurito il suo budget, Emina si vede costretta a pagare le tasse doganali recuperando il denaro dal suo conto di risparmio. La cosa la fa arrabbiare molto, visto che aveva pianificato apposta e in anticipo un tetto di spesa ben preciso.
Alla fine sia Alec che Emina hanno trovato dei bei capi per la festa di fine tirocinio e non vedono l’ora di indossarli. Tuttavia, entrambi hanno constatato che lo shopping online non presenta solo vantaggi, ma anche svantaggi. In futuro Emina farà più attenzione ai «costi nascosti» e Alec ha dovuto riconoscere che anche acquistare su Internet può essere faticoso. Ha rimandato indietro ben quattro pacchi prima di trovare il completo perfetto e in due casi si è dovuto far carico dei costi di restituzione, pagando ulteriori 14 franchi.