Tre domande a Samuele Donnini

Evoluzioni e tendenze nel settore delle assicurazioni private

L’assicurazione ha origini lontane ed è un importante segmento in trasformazione del sistema finanziario svizzero.

L’assicurazione comporta elementi (come il premio assicurativo, il sinistro, la condivisione dei rischi) che iniziano a svilupparsi già nel Medioevo. L’evoluzione di questa attività segue però un lungo cammino e occorre attendere, in Svizzera, la metà dell’Ottocento per assistere ad uno sviluppo in senso moderno del settore, al quale partecipano anche alcuni importanti istituti bancari. Nel 2021, le attività assicurative, sottoposte alla sorveglianza della FINMA, hanno dato lavoro a 42 272 addetti a tempo pieno e generato un valore di 30.5 miliardi di franchi, pari al 4,1% del PIL svizzero, di poco inferiore a quello del settore bancario. Numerose sono le società assicurative attive in Svizzera, fra cui figurano anche multinazionali che operano nella riassicurazione. Ma di cosa si occupano? Quali sono le tendenze in atto nel settore? Il COVID-19, le nuove tecnologie, la globalizzazione e i mutamenti climatici hanno o avranno impatti che trasformeranno le attività, i prodotti e la struttura delle assicurazioni private? Ne abbiamo discusso con Samuele Donnini della sezione ticinese dell’Associazione Svizzera d’Assicurazioni (ASA).

Pietro Nosetti: Il settore finanziario, a parte casi isolati, sembra avere affrontato la crisi pandemica senza subire gravi conseguenze, contrariamente ad altre branche più colpite come, ad esempio, il turismo. Questo vale anche per le assicurazioni private? Per quale motivo?

Samuele Donnini: Il settore assicurativo è resiliente e consegue un valore aggiunto superiore alla media nazionale. Anche durante la crisi pandemica è stato in grado di aumentare leggermente il suo organico. Dall’inizio della pandemia, il settore si è trovato di fronte ad un aumento di richieste. Sebbene molti assicuratori disponessero già di modelli di lavoro dinamici, la crisi da coronavirus ha dato un ulteriore importante spinta alla digitalizzazione. Questo particolare contesto ha aperto il campo a nuove opportunità e modificato alcuni processi operativi come quelli legati ai risarcimenti dei danni, alla consulenza ai clienti e al perfezionamento. In qualità di assicuratori, durante il confinamento la nostra priorità era quella di adempiere agli obblighi contrattuali nei confronti dei clienti.

A suo avviso, il settore assicurativo sarà più toccato dalle conseguenze del riscaldamento climatico oppure dalla diffusione delle nuove tecnologie? In che modo questi fenomeni hanno un impatto sui prodotti e sulle assicurazioni?

Entrambi questi fenomeni ci pongono nuove sfide. Ciò che caratterizza il nostro settore è la sua capacità di anticipare i rischi e sostenere l’intera economia nella sua resilienza adeguandosi alle evoluzioni e proponendo soluzioni adatte. Il cambiamento climatico accresce enormemente i rischi ambientali. Il rapporto del National Centre for Climate Services in relazione agli scenari climatici nel 2060 mostra importanti cambiamenti per la Svizzera. Si prevedono estati più secche, giorni di canicola in aumento e forti precipitazioni più frequenti. In inverno si pronostica una quantità significativamente inferiore di neve. Nel 2021 grandine, tempeste e inondazioni hanno arrecato danni a immobili, veicoli e colture agricole, dimostrando chiaramente che sono già in atto dei cambiamenti. Il Global Risk Report 2022 del World Economic Forum conferma che il cambiamento climatico e le sue conseguenze costituiscono grandi rischi per l’economia globale. Una politica climatica di ampia portata ed efficace è quindi assolutamente necessaria. Il settore assicurativo si impegna a proteggere l’ambiente a lungo termine e a ridurre i rischi ambientali. I nostri esperti collaborano con la Confederazione e i Cantoni nella prevenzione dei danni causati da elementi naturali, tra l’altro tramite un pool assicurativo. La nostra azione si estende alla riduzione dei gas serra. Con investimenti per 545 miliardi di franchi (senza assicurazioni vita vincolate a partecipazioni), gli assicuratori privati si impegnano a fornire un importante contributo alla promozione di investimenti sostenibili. La tecnologia ha consentito, anche nel settore assicurativo, importanti crescite in termini di efficienza e aiuta a identificare e prevenire la frode assicurativa. La trasformazione digitale non concerne però solo i processi, bensì anche i prodotti. Grazie a strumenti performanti, i prodotti possono essere perfezionati e adattati al profilo, ai rischi e alle esigenze della clientela. Al contempo, la digitalizzazione dell’intera economia è sinonimo però di maggiore esposizione a cyber-attacchi. Essi possono assumere diverse dimensioni, da un attacco piccolo e non mirato a un attacco mirato e globale che interrompe intere catene di approvvigionamento. L’ASA stima che un cyber-attacco su larga scala in Svizzera potrebbe causare un danno economico di circa 15 miliardi di franchi. Trattandosi di un rischio nuovo, la base di dati è ancora modesta. Sta di fatto che gli attacchi informatici si sono moltiplicati in un breve periodo di tempo e probabilmente aumenteranno in ragione della situazione geopolitica.

Alcune società svizzere sono importanti attori internazionali nelle riassicurazioni. Ci può spiegare cosa si intende con il termine «riassicurazione» e per quali motivi la Svizzera è riuscita ad inserirsi in modo significativo in questo segmento a livello internazionale?

Le compagnie di riassicurazione assicurano gli assicuratori: ne proteggono i bilanci, garantiscono l’apporto di nuovo capitale e limitano gli effetti di sinistri di grande entità sui risultati e sulla solvibilità delle assicurazioni. Con la copertura dei rischi si fanno carico di un importante compito economico e tutelano il capitale degli assicuratori diretti nonché quello dei loro clienti aziendali e privati. Con il loro modello operativo nel settore B2B, le riassicurazioni sono relativamente poco conosciute dal grande pubblico. Eppure, si contraddistinguono per la loro creazione di valore aggiunto superiore alla media, che dal 2000 è più che triplicato. Insieme a Stati Uniti e Germania, la Svizzera è una delle tre maggiori sedi di riassicurazione al mondo. Molte riassicurazioni attive a livello globale operano dalla Svizzera: nel 2018, le riassicurazioni svizzere hanno pagato 27,2 miliardi di franchi per sinistri in tutto il mondo. L’importanza delle riassicurazioni per il nostro Paese cresce di anno in anno, infatti esso offre una piazza con condizioni attrattive.

Angelo Rossi

Samuele Donnini vive a Vacallo, è membro della direzione di Zurigo Compagnia di Assicurazioni SA e dal 2019 è Presidente dell’Associazione Svizzera d’Assicurazioni Sezione Ticino. Perito federale in assicurazioni, è attivo nel settore da più di vent’anni e ha concluso una formazione specifica all’Università di San Gallo oltre al programma dedicato ai senior leaders Fit For Future Leadership e Leading in the Digital Age del Gruppo Zurich.

Come affronta Iconomix concretamente la questione?

Che cos’è un’assicurazione?

Il modulo «Che cos’è un’assicurazione?» illustra obiettivi e funzionamento delle assicurazioni.

Articolo di:
Pietro Nosetti
creato il 07.07.2022
cambiato il 04.04.2024