Con l’adozione di un approccio upside-down perseguiamo l’obiettivo di sostenere il processo di comprensione del testo da parte degli studenti in misura ancora più efficace che in passato. Finora, spesso gli studenti leggevano prima integralmente un articolo specialistico, ampliando così le proprie conoscenze; in un secondo tempo, elaboravano poi queste nozioni con l’ausilio del set di esercizi. L’approccio upside-down mira a rendere nettamente più interconnesse queste due attività, in perfetta sintonia con una didattica improntata alla comprensione della lettura.
I compiti, che sono intesi a indirizzare le attività di lettura degli studenti, si basano sulle consuete tre fasi di didattizzazione dei testi: l’analisi preliminare, l’acquisizione del contenuto e il suo approfondimento e/o ampliamento. In questo modo aiutiamo gli studenti non solo a connettere le singole informazioni del testo in modo mirato, bensì anche a effettuare collegamenti con le loro conoscenze pregresse e con le loro esperienze di vita. Accresciamo così la probabilità che si vengano a creare importanti interconnessioni di contesto che rendono possibile una comprensione approfondita.
Il seguente schema costituisce un aiuto nella scelta dello scenario didattico. Viene indicato il modo in cui gli studenti possono procedere per elaborare le schede di lavoro e al contempo avere l’articolo specialistico sempre a portata di mano. Raccomandiamo il setting digitale, in quanto supporta in modo ideale l’approccio didattico suindicato: all’interno del set di esercizi, le sezioni pertinenti nella scheda informativa vengono di volta in volta collegate con un apposito hyperlink, consentendo quindi agli studenti di accedere ai brani da leggere con un semplice clic. A seconda della classe e delle dotazioni disponibili, può naturalmente risultare più idoneo anche un setting analogico oppure uno ibrido:
